La categoria dei vini è sotto pressione a causa di un cambiamento generalizzato nelle abitudini di consumo. In particolare, la crescente offerta nel settore out of home sta ridisegnando le preferenze dei consumatori, portandoli a orientarsi verso alternative differenti. Il vino, quindi, non è l’unica categoria a soffrire: anche birra, spirits e aperitivi registrano difficoltà. Tuttavia, sebbene l’Horeca nel 2024 abbia mostrato una performance complessivamente positiva, alcune categorie del fuori casa hanno faticato maggiormente.
Al contrario, le bevande analcoliche hanno segnato un trend positivo, con una crescita evidente per bibite e tè. La categoria dei succhi di frutta ha mantenuto una sostanziale stabilità, mentre l’acqua minerale ha registrato una buona performance. Un fenomeno che abbiamo già evidenziato in un nostro recente approfondimento su Retail Link. I veri vincitori del mercato out of home, però, sono gli energy drink, che continuano a crescere in modo significativo, mentre i vini restano in sofferenza.
Ma il calo delle vendite del vino non si limita al fuori casa: la categoria mostra segnali di difficoltà anche nella grande distribuzione. Secondo un recente report di NielsenIQ, presentato al Wine Monitor di Nomisma, la situazione è chiara. Come spiegato da Eleonora Formisano di NielsenIQ, ci sono alcune regioni, come Sicilia, Puglia e Sardegna, in cui le vendite di vino mostrano segni di crescita. Inoltre, le etichette DOP e IGP evidenziano una tenuta sia in termini di valore che di volume, con queste ultime addirittura in espansione. Si confermano, dunque, come un’area strategica su cui puntare.
NielsenIQ sottolinea anche il ruolo cruciale delle promozioni nel mantenere i volumi di vendita, un aspetto che nel 2024 è emerso con particolare evidenza. Tuttavia, il vino non è tra le categorie leader della GDO per capacità di traino delle vendite, a differenza di altre bevande del settore grocery. Complessivamente, i volumi sono in leggera contrazione, mentre il valore registra un incremento moderato, dovuto soprattutto all’inflazione.
Come può reagire il settore?
Oggi il mondo del vino è chiamato a reinventarsi. Il calo delle vendite è il riflesso di un mutamento culturale nelle abitudini di consumo, e trovare soluzioni esclusivamente all’interno del mercato nazionale non è semplice.
La grande distribuzione può giocare un ruolo chiave concentrandosi sulle aree che mostrano segnali positivi, rafforzando l’offerta nei segmenti più performanti. Sebbene non possa compiere miracoli, può comunque agire su leve strategiche come una maggiore pressione promozionale e iniziative di marketing condivise con l’industria.
Dal canto suo, il comparto produttivo deve intensificare gli sforzi di comunicazione, investire in attività di marketing mirate e stringere partnership con la GDO per rendere il vino nuovamente attrattivo agli occhi del consumatore.
Oggi più che mai, la collaborazione tra industria e retail deve diventare una leva concreta per contrastare un trend di consumo che sta penalizzando la categoria.
Un confronto aperto con i protagonisti del settore
Di questo parleremo nel nostro prossimo live, un appuntamento che vedrà coinvolti importanti protagonisti del settore. Tra gli ospiti, i responsabili acquisti CATEGORIA VINI di Migros, Multicedi, Gruppo Arena, MD e della private label del gruppo D.it, oltre a Francesca Benini di Cantine Riunite, che offrirà una panoramica completa sui trend di mercato, e Massimo Sensi di Sensi Vini, che porterà il punto di vista di chi opera sia nel canale tradizionale che nella GDO e nel discount.
L’invito è aperto: partecipate come sponsor a questo evento, che si preannuncia molto seguito, così come lo è stato il recente live dedicato al mercato dell’olio. Inoltre, vi invitiamo a contribuire con un articolo per il nostro magazine, che uscirà due giorni dopo la diretta e sarà ampiamente promosso durante l’evento. Questo numero verrà inviato direttamente ai BUYER GDO del settore VINI: un’occasione unica per mettere in evidenza idee e proposte su come affrontare l’evoluzione del mercato.
Se avete soluzioni e strategie per invertire la tendenza dei consumi, condividetele: è il momento di far sentire la vostra voce.